Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Italy

Down Icon

Di Stasi, neo segretario dem: "Il Pd deve fare il Pd. Il caso Bazzano dimostra che il partito è autonomo"

Di Stasi, neo segretario dem: "Il Pd deve fare il Pd. Il caso Bazzano dimostra che il partito è autonomo"

"Il Pd provinciale è autonomo. E il caso del Pronto soccorso di Bazzano l’ha dimostrato...". Rivendica il ruolo del partito a volte anche "pungolo" delle amministrazioni, Enrico Di Stasi, da ieri ufficialmente nuovo segretario del Pd di Bologna. Nominato dall’assemblea provinciale Pd alla Casa dei Popoli di Casalecchio assieme alla Direzione provinciale, ha messo in chiaro già da segretario in pectore, il nuovo corso del partito, portando il sostegno a sindaci Pd e cittadini in rivolta per stoppare la scelta della Regione di ridimensionare il presidio sanitario di Bazzano.

Con il patto firmato da Ausl e sindacati, il Pronto soccorso (per ora) è salvo. È la sua prima vittoria da segretario?

"Ha vinto un modello concertativo che passa dal confronto con i sindacati e l’amministrazione. Il ruolo del Pd è riattivare questo tipo di percorso, coinvolgendo di più istituzioni e parti sociali. Sono già soddisfatto così".

Non crede sia un cortocircuito il Pd contro il Pd? La Regione è governata dal suo partito...

"Faccio fatica a parlare di cortocircuito visto che sono parte in causa. Il ruolo del Pd è stare accanto ai cittadini, anche se le amministrazioni sono sorelle. Il Pd ha un ruolo diverso dalle istituzioni: è autonomo".

Non teme che la Regione in autunno rimetta mano al dossier Bazzano?

"Non spetta a me dire che cosa farà la Regione, io faccio il Pd. E ribadisco, da segretario, che la prima questione su cui porre l’attenzione è proprio lo stato di salute della sanità pubblica, visto che la sanità non sembra essere la priorità di questo governo. La riorganizzazione, però, per me non deve fare rima con tagli".

Ma sul "caso Bazzano" ha sentito de Pascale?

"Certo. Su questa questione abbiamo lavorato anche con l’assessore Massimo Fabi e i sindaci del territorio".

Lei rivendica l’autonomia del Pd, ma fa parte dello staff di Lepore in Città metropolitana e siede nel cda di Hera...

"Il mio incarico da segretario non è in contraddizione con quello che faccio di mestiere da 15 anni. Ma sono disponibile con sindaco e partito a fare alcuni ragionamenti sui miei ruoli. Poi sappiamo qual è lo stato della casse del Pd e alle difficoltà che hanno i partiti a mantenere i propri gruppi dirigenti. Non prenderò lo stipendio da segretario del Pd, come non lo percepiva Federica Mazzoni. Ma ho 47 anni e devo pensare al mio futuro professionale. Non sarà un segretario di lunga prospettiva, sono un giovane da formare...".

In merito ai tagli dei circoli, qual è la prospettiva?

"Il partito territoriale si è rimboccato le maniche, abbiamo ridotto i circoli, è vero, e ogni anno faremo una verifica. Non dimentichiamo che siamo la provincia con più circoli in Italia".

Il Pd andrà oltre all’impostazione bolognacentrica?

"Vengo dalla provincia, credo nella Bologna metropolitana che ha un milione di abitanti".

Negli organismi dirigenti ci sarà equilibrio tra progressisti e riformisti? "Sì, ma verrà garantita la maggioranza al segretario. La segreteria sarà unitaria con equilibrio di genere, generazionale, territoriale e di visioni politiche".

Stando ai rumors, avrà una vice donna... Conferma?

"Non avrei alcun problema. Ma gli assetti verranno decisi nei prossimi giorni".

Lepore ha superato metà mandato, de Pascale è all’inizio. Che giudizio dà?

"La città è ben amministrata, ma è chiaro che i cantieri e la velocità che il sindaco ha impresso all’amministrazione costringe e stimola il Pd a un ruolo più attivo. Per de Pascale sono passati solo sei mesi, ma vedo un grande impegno".

Pensando all’amministrazione Lepore e al voto 2027, come vede la delicata partita della mobilità dal Passante ai cantieri del tram e che ruolo avrà il Pd?

"Il Pd non deve fare solo il braccio armato delle amministrazioni, ma affiancarle ed essere un’ antenna degli umori dei cittadini anche quando c’è un clima non semplice. Il Pd deve fare il Pd, con un ruolo autonomo e di pungolo per risolvere i problemi. Un po’ come il Pd del Navile sul tema del rumore del Marconi. Sul Passante non ho dubbi: ripartire da capo non si può...".

İl Resto Del Carlino

İl Resto Del Carlino

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow